domenica 28 febbraio 2010

Juventus-Palermo 0-2 - Miccoli fa il Del Piero. Ma che fine ha fatto Iaquinta?

Se la Juventus continua a giocare 30 minuti a partita non può ambire a nulla di importante. Era già successo, nella più recente delle occasioni, contro l'Ajax in Europa League e, mentre contro gli olandesi si era riusciti a difendere il 2-1 dell'andata con uno scialbo 0-0, stavolta siamo dovuti soccombere dinnanzi ad un Palermo non irresistibile ma dannatamente efficace

Il primo tempo è stato all'insegna dei bianconeri, dominato con un possesso palla che faceva presagire a tutt'altra conclusione, seppur mai veramente decisivo in zona gol: Sirigu non è mai stato impegnato seriamente, se non con  un cross sbagliato di Candreva. Ma l'atteggiamento della squadra sembrava molto propositivo, vista anche la timidezza iniziale dimostrata dagli uomini di Delio Rossi. Tuttavia, l'incapacità di Sissoko, Candreva e Diego di smuovere a strattoni le tiepide acque in cui si stava navigando ha causato la reazione improvvisa del Palermo che, nella ripresa, ha dato prova di essere un'ottima squadra e di poter aspirare senza velleità al quarto posto.

Miccoli è stato l'artefice di un gol davvero strepitoso, un tiro a giro che ha freddato Manninger e tutto il popolo bianconero. Un miracolo sportivo che ha buttato giù la Juventus, anche se la reazione immediata si era concretizzata con un gol di Del Piero giustamente annullato per fuorigioco.
Così, lo sciagurato retropassaggio di Grygera ha cristallizzato l'impotenza della Juventus di rimettere in sesto la gara, permettendo un duro 0-2 firmato da Budan, appena entrato in campo proprio per Miccoli.

Chiellini come al solito è stato l'unico a non sfigurare e a non mollare, Felipe Melo ha giocato diligentemente senza sbagliare, De Ceglie è andato fuori fase dopo una buona serie di partite ben giocate, Trezeguet un fantasma di se stesso, Diego abulico, Del Piero impalpabile. 

Fa male maledire e rimpiangere l'assenza di Caceres, quando una squadra come la Juventus non dovrebbe sentire la mancanza di un difensore centrale riadattato a terzino per altro in prestito. Eppure, è stato evidente che su quella corsia di destra la travolgente forza fisica dell'uruguaiano sarebbe stata forse decisiva. Giocando con il rombo, l'apporto di terzini con capacità propositive è indispensabile. Quindi se si vuole mantenere questo schema tattico, è necessario riscattare Caceres, pensionare Grygera e Zebina, e trovare un altro giovane di qualità. Van der Wiel potrebbe essere l'uomo giusto.

Altro discorso merita la costruzione del gioco. Diego si danna l'anima correndo da tutte le parti, ma nel momento in cui entra in possesso di palla il più delle volte è costretto al passaggio orizzontale semplice e prevedibile soprattutto a causa di un mancato inserimento dei centrocampisti e movimento delle punte. Manca dannatamente a questa squadra la profondità di Iaquinta, il cui recupero così faticoso è un'altra accusa da rivolgere alla società e al team dei preparatori. 
Che fine ha fatto Iaquinta? Un menisco si cura, per essere larghi, in un mese e mezzo: esempi evidenti sono Buffon Marchisio. Quindi, Iaquinta perché non rientra? C'è qualcos'altro sotto? Hanno sbagliato operazione? E' giusto che qualcuno risponda. 

Fatto sta che la Juventus si ritrova quinta a pari punti con il Napoli e sorpassata proprio dal Palermo. Zaccheroni si aspettava una frenata nei risultati dei suoi giocatori, e sicuramente parte della sconfitta di oggi va imputata anche alla carenza di riserve fresche e pronte a sostituire i titolari. Non ci si può presentare sempre con 10 giocatori indisponibili. Perché poi sul campo si paga. E qui si ritorna al team dei preparatori.
Sono due anni che siamo la squadra con più infortuni in Europa. Per quanto ancora deve durare questa situazione?

giovedì 25 febbraio 2010

Juventus-Ajax 0-0. Raggiunta la qualificazione agli ottavi di Europa League

Senza gol subiti. E' questa la notizia più importante insieme alla qualificazione agli ottavi di Europa League. Era da troppo tempo che la Juventus non riusciva a chiudere un incontro senza prendere una rete, quindi il traguardo è degno di nota.

La Juve gioca bene per circa 30 minuti su 90, mettendo sotto un Ajax davvero sorprendente per età media dei suoi giocatori. E soltanto un palo (colpito da Sissoko) e una deviazione sulla linea di porta a Stekelenburg battuto (colpo di testa di Legrottaglie) consentono all'Ajax di non naufragare nelle speranze. Così, nel momento in cui la Juve cala il pressing a centrocampo, la squadra di Jol ne esce bene con un ricco possesso di palla, ma fin troppo sterile. Manninger risulta mai impegnato.

Bene De Ceglie, il migliore per i suoi, male Felipe Melo, che continua a proporre un comportamento alquanto discutibile. Se vogliamo chiudere gli occhi dinnanzi ai soliti lanci sconclusionati del brasiliano, non è possibile giustificarne ancora gli atteggiamenti da sceriffo decaduto: tant'è che si becca un giallo assurdo per proteste che gli farà saltare la prossima partita della competizione. Inammissibile. La società faccia qualcosa, perché davvero è irritante.

Agli ottavi ce la vedremo con il Fulham. Appuntamento per l'11 marzo.

domenica 21 febbraio 2010

Bologna-Juventus 1-2, Diego e Candreva portano la Juve in Europa

  1. Terza vittoria consecutiva per la Juventus, tra campionato e coppe: non accadeva dallo scorso novembre quando i bianconeri vinsero contro Maccabi Haifa, Atalanta e Udinese.
  2. Primo gol di Candreva in 24 partite di Serie A
  3. Gol numero 6 per Diego con la maglia bianconera tra campionato e coppe
  4. Si rivede il quarto posto in classifica che vuol dire Champions League
Sono questi i numeri, importanti, per la squadra di Zaccheroni che, a livello oggettivo, ha dato la scossa che serviva dopo il buio pesto in cui ci eravamo cacciati. 
Ad ogni modo, continuiamo a prendere troppi gol, e la carenza di un punto di riferimento sulla corsia offensiva di destra è qualcosa che reca danno a tutta la squadra. Salihamidzic è impresentabile, fortuna nostra che Mauro Camoranesi sia tornato a farsi vedere sul campo da gioco, anche se per soli 5 minuti, riuscendo a fare più di quello che il bosniaco aveva fatto per tutta la partita.
Speriamo, infine, di non veder scomparire nei meandri di Vinovo anche Martin Caceres, imprescindibile in questa squadra.

Prossima partita: Juventus-Ajax, 25 febbraio alle ore 21.05

giovedì 18 febbraio 2010

Ajax-Juventus, Diretta Streaming Europa League, ore 19.00

Potete seguire in diretta streaming direttamente su questo blog la partita Ajax-Juventus di Europa League. Basta scaricare SopCast, un software GRATUITO e SICURO (sappiamo quali sono quelli più rischiosi...), cliccando su questo link: download sopcast.

Installate il programma e tornate su questa pagina aprendola con Internet Explorer, scegliete la partita dall'elenco e il gioco è fatto.
Forza Juve!

martedì 21 luglio 2009

Amichevole Juventus-Vicenza 1-1

Terza uscita stagionale per la Juventus, in campo quest'oggi contro il Vicenza. La gara termina 1-1 e non fa mancare emozioni e tensioni: subito in vantaggio il Vicenza con il baby Misuraca, espulsione da rosso diretto per Amauri al 18' reo di una spinta e sgomitata ad un avversario, traversa di Del Piero su calcio di punizione; poi sale in cattedra nel bene e nel male David Trezeguet che prima rifiuta la fascia di capitano offertagli da Del Piero, poi protesta furiosamente contro il guardalinee quando gli annulla un gran gol per dubbio fuorigioco, ed infine trova il pareggio su rigore firmando la sua seconda rete in queste uscite estive della Juventus.

Ecco gli highlights dell'incontro.

venerdì 17 luglio 2009

Venerdì 17 porta fortuna! La firma di Alex e l'addio di Ibra: è festa grande

La superstizione e con essa gli effetti malevoli assegnati all'entità "Venerdì 17" cessano improvvisamente di esistere, dopo la giornata di oggi.
Nel giro di poche ore, i tifosi di fede bianconera festeggiano due volte: Alex Del Piero, capitano e storia della Juventus, ha prolungato il contratto fino al 2011, mentre Zlatan Ibrahimovic, nemico pubblico numero uno per chi ha cuore le vicende di casa Juve, sta per passare al Barcellona.

Due notizie bomba che incendiano ancor di più la già afosa giornata di oggi.
Verso le 14, Alex ha presenziato di fronte ad una ressa di giornalisti nella conferenza stampa per l'ufficializzazione del suo nuovo contratto con la Juventus. Toni pacati ma decisi, per chi è la bandiera del club più titolato d'Italia, con una voglia di vincere ancora intatta e con la serenità giusta per puntare addirittura al Mondiale del 2010. Certo è che se Del Piero vuole
giocarsi le sue chance di partecipare alla manifestazione iridata, è costretto a fare un'annata da superstar con il suo club di appartenenza: e questo non può che essere un'ottima garanzia di speranza per chi vuole vedere la Juventus lottare alla pari con l'Inter.

Già, l'Inter. Sedotta e abbandonata dal suo calciatore più forte, da quello che personalmente ritengo il miglior giocatore del mondo per completezza di competenze. Proprio come successe alla Juve qualche anno fa, quando Zlatan si rifiutò di scendere di categoria e accolse a braccia aperte la montagna di soldi offertigli da Moratti, che se ne fregò di fare un buco sul bilancio grosso come una casa pur di infliggere agli odiati rivali juventini il colpo più basso immaginabile.
Ma Zlatan, oggi, dopo aver succhiato i quattrini di casa Moratti, è disposto addirittura ad una decurtazione del suo ingaggio pur di andare via da Milano, pur di riuscire a vincere la Champions e con essa il Pallone d'Oro, visto che l'Inter non è una squadra in grado di soddisfare tali bisogni. Il fuoriclasse svedese all'Inter non ci vuole stare, l'ha detto e ridetto in tutti i modi possibili. L'Inter è troppo poco vincente per potersi permettere un giocatore di questo livello.
Moratti, Laporta e Suarez affermano in coro: "La trattativa è ben avviata. Ibra sarà un giocatore del Barcellona".
L'unico ostacolo che potrebbe far saltare l'affare è la volontà di Eto'o. Sì, perché il camerunense è stato inserito nell'operazione come parziale contropartita per il cartellino di Ibra. Ad Eto'o deve andare bene l'Inter, e visto l'appeal che la società nerazzurra riveste la cosa non è da trascurare.

Ad ogin modo, la storia si ripete, e stavolta a piangere sono gli interisti, che a questo punto non partono favoriti neanche per la vittoria dello scudetto. E chissà che la dipartita di Ibrahimovic non generi una scia di malcontento anche per gli altri pezzi da novanta della rosa: primo fra tutti Maicon, già in odore di Real Madrid.

Venerdì 17 luglio da oggi in poi sarà una data da ricordare con affetto. Come una domenica 5 maggio di qualche anno fa...

 
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