venerdì 17 luglio 2009

Venerdì 17 porta fortuna! La firma di Alex e l'addio di Ibra: è festa grande

La superstizione e con essa gli effetti malevoli assegnati all'entità "Venerdì 17" cessano improvvisamente di esistere, dopo la giornata di oggi.
Nel giro di poche ore, i tifosi di fede bianconera festeggiano due volte: Alex Del Piero, capitano e storia della Juventus, ha prolungato il contratto fino al 2011, mentre Zlatan Ibrahimovic, nemico pubblico numero uno per chi ha cuore le vicende di casa Juve, sta per passare al Barcellona.

Due notizie bomba che incendiano ancor di più la già afosa giornata di oggi.
Verso le 14, Alex ha presenziato di fronte ad una ressa di giornalisti nella conferenza stampa per l'ufficializzazione del suo nuovo contratto con la Juventus. Toni pacati ma decisi, per chi è la bandiera del club più titolato d'Italia, con una voglia di vincere ancora intatta e con la serenità giusta per puntare addirittura al Mondiale del 2010. Certo è che se Del Piero vuole
giocarsi le sue chance di partecipare alla manifestazione iridata, è costretto a fare un'annata da superstar con il suo club di appartenenza: e questo non può che essere un'ottima garanzia di speranza per chi vuole vedere la Juventus lottare alla pari con l'Inter.

Già, l'Inter. Sedotta e abbandonata dal suo calciatore più forte, da quello che personalmente ritengo il miglior giocatore del mondo per completezza di competenze. Proprio come successe alla Juve qualche anno fa, quando Zlatan si rifiutò di scendere di categoria e accolse a braccia aperte la montagna di soldi offertigli da Moratti, che se ne fregò di fare un buco sul bilancio grosso come una casa pur di infliggere agli odiati rivali juventini il colpo più basso immaginabile.
Ma Zlatan, oggi, dopo aver succhiato i quattrini di casa Moratti, è disposto addirittura ad una decurtazione del suo ingaggio pur di andare via da Milano, pur di riuscire a vincere la Champions e con essa il Pallone d'Oro, visto che l'Inter non è una squadra in grado di soddisfare tali bisogni. Il fuoriclasse svedese all'Inter non ci vuole stare, l'ha detto e ridetto in tutti i modi possibili. L'Inter è troppo poco vincente per potersi permettere un giocatore di questo livello.
Moratti, Laporta e Suarez affermano in coro: "La trattativa è ben avviata. Ibra sarà un giocatore del Barcellona".
L'unico ostacolo che potrebbe far saltare l'affare è la volontà di Eto'o. Sì, perché il camerunense è stato inserito nell'operazione come parziale contropartita per il cartellino di Ibra. Ad Eto'o deve andare bene l'Inter, e visto l'appeal che la società nerazzurra riveste la cosa non è da trascurare.

Ad ogin modo, la storia si ripete, e stavolta a piangere sono gli interisti, che a questo punto non partono favoriti neanche per la vittoria dello scudetto. E chissà che la dipartita di Ibrahimovic non generi una scia di malcontento anche per gli altri pezzi da novanta della rosa: primo fra tutti Maicon, già in odore di Real Madrid.

Venerdì 17 luglio da oggi in poi sarà una data da ricordare con affetto. Come una domenica 5 maggio di qualche anno fa...


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Addio Ibra (singh), essendo io interista, ma non odio più di tanto la Juve (alcuni giocatori mi stanno anche simpatici). Saluti.

 
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