giovedì 28 febbraio 2008

Zambrotta contro la Juve: Sono stato tradito



Gianluca Zambrotta, in un'intervista rilasciata al mensile GQ, attacca la vecchia e la nuova società della Juventus, con evidente risentimento:

"Calciopoli? Mi hanno dato del traditore, ma quello davvero tradito sono io, anzi tutti noi che abbiamo sempre dato il massimo, in allenamento e in partita, e adesso ci troviamo con due scudetti in meno per colpe non nostre. Sì, sono tradito e deluso dalla Juventus. Anche dalla nuova società, che non mi ha mai chiamato, non mi ha mai fatto capire di voler puntare su di me. E poi, che lo dicano: con i soldi che ha preso dalle nostre cessioni, la Juve ha risanato molti debiti. Abbiamo dato una grande mano alla società".
C'è da dire, in realtà, che Zambrotta dimentica di essere diventato il terzino sinistro più forte del mondo soprattutto grazie alla Juventus, oltre che per meriti suoi. Se non fosse stato cresciuto dalla Juventus, se non fosse stato allenato da allenatori come Lippi e Capello, difficilmente sarebbe arrivato ai riconoscimenti che ha ottenuto e allo stipendio che oggigiorno percepisce al Barcellona.
Infine, per quanto riguarda la nuova società, se era così interessato a rimanere con la Juventus, perché non l'ha fatto come hanno fatto Buffon, Del Piero e Nedved? La scusa del risanamento della società con la svendita dei propri campioni è inammissibile, perché se tutti si fossero abbassati l'ingaggio si sarebbe arrivati a un buon compromesso.
E' facile parlare a giochi fatti.


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