La Juventus, nella partita contro il Cagliari di domenica prossima, non potrà avvalersi di tre pezzi da novanta. L'incontro vinto mercoledì sera contro lo Zenit (qui i goal e il commento) ha lasciato delle scorie più o meno preoccupanti su tre campioni della vecchia guardia:
1) Camoranesi: già fuori contro lo Zenit al 36' del primo tempo, l'italo-argentino ha rimediato una contusione alla caviglia destra, con un minimo movimento distorsivo. Non si tratta di nulla di grave, ma contro il Cagliari non ci sarà. Oggi i medici effettueranno ulteriori accertamenti.
2) Del Piero: il mattatore di Champions ha subito, nel corso della gara, un duro fallo da parte di Krizanac che gli ha provocato un leggero stress al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Lo staff medico della Juve sembra dormire sonni tranquilli sulle sue condizioni a lungo termine, ma la sua assenza al Sant'Elia è scontata.
3) Trezeguet: presenta la situazione più grave. Al termine del match contro lo Zenit, il francese ha sentito dolore al solito ginocchio destro, a causa della nota tendinopatia che lo affligge ormai da un mese. Gli accertamenti effettuati ieri non hanno mostrato nulla di buono, e le condizioni attuali del tendine fanno sì che David debba restare fermo per almeno un mese.
Se fossimo stati a un anno fa, il bollettino sopra citato sarebbe stato il giusto motivo per un suicidio di massa. Oggi, invece, accogliamo sì la notizia con la giusta dose di tristezza, ma per quanto riguarda l'imminente futuro, ossia la partita contro il Cagliari, possiamo mantenere quasi immutate le speranze di poter effettuare una gara ai massimi livelli.
La grande condizione di forma di Amauri e Iaquinta, infatti, consente a Ranieri di schierare una coppia d'attacco temibilissima sotto tutti i punti di vista, nonostante quella titolare sia out per infortunio.
Neanche l'assenza di Camoranesi (che ritengo il solo giocatore della Juventus ad essere insostuibile per determinate caratteristiche) mi getta nello sconforto più nero. Ranieri, infatti, si troverà di fronte ad un bivio rassicurante:
1) mantenere il 4-4-2, con l'inserimento di Salihamidzic o Marchionni sulla fascia;
2) cambiare modulo e affidarsi a un 4-3-1-2, con l'inserimento di Marchisio o Tiago o Ekdal o Giovinco.
Spero, da tifoso, che ci venga data la possibilità di vedere all'opera Sebastian Giovinco. Tuttavia, giustamente, l'allenatore non può decidere in base alle aspettative dei tifosi, ma piuttosto deve scegliere secondo quanto ritiene necessario per raggiungere la vittoria.
Lago di Pilato
7 anni fa
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