lunedì 15 settembre 2008

Serie A 2008/2009, Juventus-Udinese: editoriale, pagelle e tabellino


L'EDITORIALE DI JUVENTUS-UDINESE 1-0

Sono due le giornate di Serie A e per il momento ci possiamo sbilanciare in un giudizio che, seppur ancora acerbo, può ritenersi comunque veritiero: la Juventus, tra le pretendenti al titolo, è quella che convince di più. Il gioco muscolare e armonioso allo stesso tempo, che la squadra di Ranieri mette in atto, almeno per il momento, è il migliore di quello visto nell'intera Serie A. Il centrocampo tostissimo da superare, con una difesa che gioca molto alta e sempre attenta nelle chiusure, e un attacco davvero atomico che consente all'allenatore di cambiare coppia d'interpreti con gli stessi identici risultati, fanno ben sperare per il proseguo del campionato.
Dopo l'ottima prova contro la Fiorentina, terminata in parità più per sfortuna che per demeriti, la Juventus va a timbrare la prima vittoria nel massimo torneo nazionale, battendo un'Udinese piccola piccola al cospetto di una compagine determinatissima fin dal principio a portare a casa i tre punti.
In effetti, i bianconeri di Torino hanno messo subito sotto quelli di Udine con un pressing forsennato e con una forza di gioco preponderante, che si autocelebra grazie alla somma qualità tecnica di alcuni elementi. Quello che la Juventus sta dimostrando è la grande abilità nel forzare i tempi di gioco con giocatori muscolari come Poulsen e Sissoko, e nel cucire le azioni con i giocatori di qualità come Nedved e Camoranesi.
E' proprio il centrocampo, assieme all'attacco, il punto di forza della Juve, alla faccia di tutti i detrattori che già dalla fine di agosto hanno iniziato a rintanarsi e a nascondersi di fronte a giudizi avventati e ingiusti. Va dato atto alla società e all'allenatore di esser riusciti ad assemblare una rosa col giusto mix di competenze che un club come la Juventus deve possedere.
Vanno fatti loro i complimenti, perché non ci è riuscito il Milan, non ci è riuscita la Roma. Sarò avventato forse io, ora, nello sbilanciarmi già alla seconda di campionato, ma almeno parlo di fronte a fatti evidenti e manifesti.
L'Udinese che aveva travolto il Palermo, che a sua volta ha schiantato ieri la Roma, non ha potuto nulla. La Juventus, al termine della gara, ha un tabellino che parla chiaro: 8 tiri pericolosi nello specchio della porta, con all'attivo un gol, un palo e una traversa. L'Udinese deve accontentarsi appena del placido colpo di testa di Quagliarella che non ha avuto effetto alcuno sulla presa di Buffon; per il resto, una partita giocata per intero in difesa all'interno della propria metà campo.
Ora si attende lo Zenit di San Pietroburgo, mercoledì in Champions League, in una gara in cui Ranieri avrà la possibilità di schierare un Del Piero e un Trezeguet freschissimi, visto il turn over imposto questa sera. Perché, oltretutto, la Juve ha stravinto con la coppia d'attacco di "riserva", che riserva non è: Amauri e Iaquinta giocherebbero titolari nella maggior parte delle squadre di Serie A.
Ecco il segreto della Juve.


LE PAGELLE DI JUVENTUS-UDINESE

JUVENTUS

Buffon 6
Grygera 6,5
Mellberg 6,5
Chiellini 7,5
De Ceglie 6,5
Camoranesi 7,5 --> Del Piero sv
Poulsen 7
Sissoko 7
Nedved 6,5
Iaquinta 6,5 --> Marchionni sv
Amauri 8 Uomo partita --> Trezeguet sv


UDINESE

Handanovic 7
Ferronetti 6,5
Coda 5,5
Lukovic 5,5
Motta 5,5 --> Isla sv
D'Agostino 5,5
Inler 5
Pasquale 5,5
Pepe 6 --> Floro Flores sv
Quagliarella 4,5 Peggiore in campo
Di Natale 5 --> Sanchez 6


IL TABELLINO DI JUVENTUS-UDINESE 1-0

JUVENTUS-UDINESE 1-0 (0-0)
RETI: 22’ st Amauri.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Mellberg, Chiellini, De Ceglie; Camoranesi (42’ st Del Piero), Sissoko, Poulsen, Nedved; Iaquinta (32’ st Marchionni), Amauri (42’ st Trezeguet). A disposizione: Manninger, Knezevic, Salihamidzic, Marchisio. All. Ranieri.
UDINESE: Handanovic; Ferronetti, Coda, Lukovic, Pasquale; Motta (26’ st Isla), D’Agostino, Ilner; Pepe (30’ st Floro Flores), Quagliarella, Di Natale (13’ st Sanchez). A disposizione: Belardi, Domizzi, Sala, Tissone. All. Marino.
ARBITRO: De Marco di Chiavari.
NOTE: spettatori 20.320 per un incasso di 436.502.

TIRI IN PORTA: 8-1
TIRI FUORI: 7-3
PALI: Poulsen
TRAVERSE: Amauri
FALLI COMMESSI: 16-16
AMMONITI: 11’ pt Ferronetti
CORNER: 7-2
FUORIGIOCO: 5-3
IL PIU' FALLOSO: Quagliarella (4 falli)


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Analizzando bene la partita di ieri, quella con la Fiorentina e alcune di pre-campionato, sono evidenti quattro cose, due positive e due negative.

Le positive:

1- Rispetto al girone d'andata dello scorso anno, è migliorata tutta la fase difensiva, al di là degli interpreti utilizzati in difesa e a centrocampo. A tratti pare di vedere la "noiosa" Juve di Capello, che, quando non riusciva a sfondare subito in attacco, almeno concedeva pochissimo in difesa. Si può tuttavia ancora migliorare nei livelli di "noiosità" quando ci sarà più amalgama fra i nuovi.

2- A dispetto di quanti, nei forum e fuori, ripetono i triti e ritriti luoghi comuni ("la juve non sa costruire gioco", "fanno solo lanci lunghi", "ranieri non sa dispoore la squadra", etc.), in una stessa partita riusciamo a provare più soluzioni d'attacco con efficacia. Se ci concentriamo sulle azioni pericolose di ieri, si passa dal lancio da metà campo o prima, al contropiede, dal cross dalle fasce intercettato di testa, al tiro da fuori area, dall'azione di sfondamento centrale (come in occasione del gol), all'invenzione o all'incursione del singolo (camoranesi o nedved), etc. Non è male per una squadra che, a detta di molti, pecca di qualità in mezzo.

Le negative:

3- Bisogna essere più concreti sotto porta, la juve crea abbastanza ma capita che non sfrutti al meglio le occasioni create. Bisogna però sottolineare che a volte sono complici in questo o la sfortuna (pali e traverse) o i meriti degli avversari (come nel caso di Handanovic ieri).

4- Bisogna migliorare nella gestione del possesso di palla, non quello sterile che attua il Milan, ma quello utile che serve alla squadra per rifiatare e per gestire la partita quando si è in vantaggio, per esempio di una sola rete. Spesso non sapendo dove mettere la palla (soprattutto nei finali di partita) o la si butta in avanti alla cieca o si continua ad attaccare, sprecando energie. Il rientro di Zanetti e il maggior inserimento di Poulsen negli schemi di gioco possono dare una mano, tenendo però presente che non abbiamo dei veri e propri giocatori da possesso palla (in realtà uno ci sarebbe ed è Tiago...)

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Me ha detto...

la tua analisi la condivido appieno, soprattutto i punti 2 e 3. Per il momento possiamo dire che la Juventus, pur vista carente dai media e dai tifosi a livello qualitativo, riesce a mettere in campo il giusto mix di qualità e quantità, una caratteristica rara per molte squadre, anche di vertice. Come hai ben detto tu, riusciamo ad arrivare sottoporta creando azioni pericolose nei modi più svariati e quasi mai tramite lo stesso schema.
Vediamo in Champions cosa succederà, speriamo vada bene...

Anonimo ha detto...

Speriamo! Quelli dello Zenit correranno come forsennati.

 
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