sabato 1 settembre 2007

Ranieri a ruota libera, parla di tutto: Cagliari, Del Piero, problemi tattici, Camoranesi...

Claudio Ranieri ha presenziato alle 12 alla tradizionale conferenza stampa del prepartita. Domani va in scena Cagliari-Juventus, per quella che sarà la seconda giornata di campionato. Match che dovrebbe essere divertente, viste le rispettive convincenti vittorie contro Napoli e Livorno. Chi si aspetta una partita semplice per i bianconeri si sbaglia di grosso, e questo Ranieri lo sa bene: "Questo è un altro bel test contro una squadra che ha vinto in campionato, e in Coppa Italia, che viaggia sulle ali dell’entusiasmo e avrà dalla sua uno stadio pieno, come sempre del resto quando arriva la Juve. Oltretutto il Cagliari gioca a memoria e anche i nuovi conoscono l’allenatore perché hanno già giocato per lui. Hanno vinto a Napoli, contro una squadra che tornava in A dopo tanto tempo e aveva voglia di festeggiare la prima partita con una vittoria. Il Cagliari invece, zitto zitto, è andato lì e ha vinto 2–0. Ha fatto un bello scherzo ai partenopei e quindi dobbiamo stare con le antenne alzate".

Sui progressi. "Ci stiamo attrezzando per non far tirare più in porta nessuno, neanche su calcio di rigore. Ogni partita che giochiamo ci troviamo sempre meglio, ma so che questa squadra può crescere. Abbiamo dalla nostra due risultati positivi, ma siamo la Juve e dobbiamo sempre giocare per vincere. A Cagliari vorrei rivedere la sicurezza delle prime due uscite, la capacità di mantenere la distanza tra i reparti e di giocare la palla. Con tempo saremo sempre più veloci e fluidi, anche se è è difficile dire quanto manca a raggiungere il massimo. Non ho metri di paragone, la squadra è nuova, io sono nuovo e non posso sapere ancora quanto mi può dare. Dobbiamo ancora migliorare, non sono ancora contento e i ragazzi lo sanno. Per ora stiamo vincendo, ma non è tutto. Per chiarici e fare un raffronto fresco: Avete visto la finale di Supercoppa? E’ stata una partita intensa, veloce, vibrante, 90 minuti di spot per il calcio. Bene, noi anche noi dobbiamo diventare uno spot per il calcio".

Sulla difesa. "Soffriamo il gioco veloce? Non credo. Finora non lo abbiamo mai sofferto, in nessuna occasione. Prendiamo per esempio la partita con il Newcastle, con loro già in forma e noi agli inizi della preparazione: ad un certo punto c’è stato uno spunto con Andrade e Martins protagonisti ed è arrivato prima Andrade".

Su Del Piero. "Si diventa campioni anche grazie all’intelligenza e Alex è molto intelligente. Mi aspetto tantissimo da lui, non solo sul campo, ma anche come capitano, come bandiera e anima della squadra, deve essere esempio da seguire. La questione del contratto non lo turba, anzi è sereno e voglioso di fare bene".

Su Camoranesi. "Ha giocato solo un tempo contro la Biellese, quindi non può essere pronto, ma viene con noi. Farlo giocare non sarebbe un rischio, ma non ha ancora i 90 minuti nelle gambe e io devo portarlo ad essere un bene per la Juventus".

Su Boumsong. "Sono contento che sia rimasto, perché ho capito il suo desiderio di fare bene con la Juventus. E poi quando un giocatore parte spiace sempre. Ad esempio Zalayeta e Blasi sono giocatori importanti che sanno stare in un gruppo e quando li conosci e vedi che sotto l’aspetto umano sono ragazzi eccezionali, perderli dispiace, ma tenerli qui, con due sole competizioni da affrontare, sarebbe stato un peccato".


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