lunedì 7 luglio 2008

Nicola Legrottaglie su Stankovic: Se un giocatore è dell'Inter non ha colpe per Calciopoli


Nicola Legrottaglie
, difensore centrale della Juventus, ha dichiarato dalla sede del ritiro bianconero:
"Sono felice di stare alla Juve e di fare parte di questo gruppo. Quest’estate mi hanno chiamato in parecchi dicendomi ti hanno tolto dalla squadra. Se chi arriverà sarà più forte di me, nessun problema. Io sono sereno e conosco le mie possibilità e so che quest’anno sarà più difficile, sia per me che per la squadra. So anche che nessuno ha il posto assicurato e io sono un esempio di questo: lo scorso anno sono partito ultimo e poi ho giocato sempre. Mi andrebbe molto bene se la storia si ripetesse. Quest’anno poi c’è la Champions e voglio togliermi qualche soddisfazione anche lì.

Stupito dalle prestazioni di Giorgio in Nazionale? No, veramente mi ha stupito non vederlo in campo anche nella prima partita. Certo, vedendolo giocare un pensierino all’azzurro l’ho fatto, mi sarebbe piaciuto esserci. Sarebbe stata una gioia immensa, ma Donadoni ha pensato di non convocarmi e io lo rispetto. Vorrei comunque provare a riconquistare quella maglia, credo che ogni giocatore abbia quest’obiettivo. Spero un giorno di poter fare coppia con Chiello anche in Nazionale. Noi due ci completiamo: io non sono mai stato un difensore puro, a me piace organizzare, dirigere la squadra tatticamente. Lui invece è un difensore molto fisico e io mi trovo molto bene con un difensore come lui. Quando abbiamo giocato la prima volta insieme a Napoli, in B, gli dissi: “Se vuoi raggiungere grandi successi e diventare il più forte in Italia, gioca centrale”. Questo era stato il mio consiglio e sono contento l’abbia seguito.

Mi fa piacere che la società abbia avuto fiducia in me. Se ha preferito non spendere tanto in difesa è perché hanno visto che l’assetto difensivo lo scorso anno è andato bene e va dato atto ai difensori che si sono alternati lo scorso anno di aver fatto bene. In effetti io non mi sono mai sentito meglio: a vent’anni avevo problemi di pubalgia, mentre da due anni a questa parte sto davvero bene. L’età non conta, anzi: le squadre che devono vincere non possono programmare di farlo da qui a dieci anni, quindi oltre all’inserimento di giovani di valore, sono importanti anche i giocatori esperti.

Amauri mi aveva impressionato lo scorso anno e penso che per noi sarà fondamentale. Fisicamente è molto dotato e quando incontreremo squadre chiuse lui potrà aprire gli spazi. Abbiamo un attacco stellare e per le difesa sarà ancor più dura perché prima o poi, con un attacco del genere, un gol lo facciamo. Dietro dovremo essere bravi a non subire. Melberg? Sono convinto delle sue qualità, perché mi fido della competenza della società.

Per quanto riguarda Stankovic, si devono rispettare i tifosi, ma non è giusto fare di tutta un’erba un fascio. Anche se un giocatore è dell’Inter non ha colpe per quello che è successo. Io credo che se arrivasse sarebbe accolto benissimo, prima da noi e in pochi giorni anche dai tifosi.

In merito a Poulsen, ci sono tanti esempi di giocatori che in campo si trasformano, magari sono aggressivi, mentre nella vita privata sono bravissime persone. Lui forse è un po’ sopra le righe, ma credo che in un ambiente come il nostro si calmerebbe.

Quando mi chiedono di Tiago, penso alla mia storia e non posso che pensare che anche lui meriti un’altra possibilità. Ha avuto dei problemi di ambientamento, come li abbiamo avuti tutti. Ricordo Nedved: i primi mesi alla Juve non sembrava lui, poi vinse il Pallone d’Oro. Quindi il mio consiglio per Tiago è: stia tranquillo, perché conosciamo il suo valore. Se rimarrà qui ne sarò lieto.

Sissoko? Forse in Inghilterra trovava poco spazio perché ci sono più centrocampisti con le sue caratteristiche, ma in Italia può fare la differenza. Da quando è arrivato ci ha completato.

Se firmerei per un altro terzo posto? Solo se arrivasse anche la finale di Champions. Sono convinto che in
Europa faremo particolarmente bene. Non so spiegare perché, ma ho questa sensazione. Non dovremo fare altro che avere la stessa fame dello scorso anno e rimanere umili."


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